LA COMUNICAZIONE TEATRALE
Il Teatro è
movimento, vita, corpo, figura, musica, luce ecc.
La sua
caratteristica primaria è il confronto diretto tra attore-spettatore.
Potremmo
definirlo una forma di comunicazione non mediatica, cioè senza mediatori
non-umani. (mezzi tecnici)
Altra
caratteristica fondamentale è la sua irriproducibilità :
Ogni
volta che uno spettacolo è replicato, cambia
IL PUBBLICO
L'UMORE DELL'ATTORE
POSSIBILI INCONVENIENTI
IL PUBBLICO
L'UMORE DELL'ATTORE
POSSIBILI INCONVENIENTI
Il fondale, in tela, cartone, faesite, compensato o può anche essere in
muratura o uno schermo sul quale proiettare diapositive.
Le quinte sono
mobili e possono essere degli stessi materiali del fondale. Per dare un senso
prospettico le quinte sono sovrapposte e convergenti al centro.
Tutta la scenotecnica è
rafforzata dalla sottolineatura data dagli effetti luminosi, quindi
l’illuminazione per una rappresentazione è fondamentale.
Fasci di luce possono
sottolineare l’intervento di un personaggio, seguirlo nella fuga tra la
platea.. possono anche rappresentare lo sfondo... ad esempio le luci di una
città.
Il regista
E’ colui che interpreta il
testo e lo “fa suo” cioè dà vita alla “scrittura
scenica” .
Il regista decide gli
interpreti, i ruoli, le musiche, e si avvale di collaboratori fidati per i
costumi (costumista) e le scenografie (scenografo).
La prima fase di lavoro che
il regista compie sono le sedute di lettura: tutti insieme, gli attori e il
regista leggono il copione seduti a tavolino. In questi primi incontri il
regista dà agli attori suggerimenti interpretativi e indicazioni comportamentali
e di carattere dei vari personaggi.
La fase successiva è la
prova sul palcoscenico dove si individuano e si stabiliscono i movimenti degli
attori sul palcoscenico le loro entrate e le uscite.
Le prove con le
scenografie, le luci e i costumi sono le ultime.
Quando tutto è pronto... lo
spettacolo ha inizio…
COME E’ FATTO UN TESTO TEATRALE ?
-Scena 1°-
Siamo nel magazzino dell’ “Ufficio
brevetti e invenzioni”.
Inserviente 1 - Sì
sbagliando s’inventa (al computer) a
te chi ti ha
inventato
ha proprio sbagliato!
Inserviente 2- Con
chi ce l’hai?
Inserviente 1- Con
sti scatoloni elettronici.
Inserviente 2- Eh?
Inserviente 1- Il
cervello elettronico, il computer, il PC come diavolo si chiama lui
Ma se per
tanti anni le abbiamo catalogate a mano le invenzioni…
…che
bisogno c’era di mettere adesso tutti i dati lì dentro? Come dice il capo, il
futuro!
Inserviente 2- (davanti al computer) Futuro?! Ma qui anziché
andare avanti andiamo indietro! E sbrigati malvagio quanto ci vuole?
(sulla
scala) Allora? Cominciamo?
Inserviente 3- (da sotto) Sì, sì passami
quell’aggeggio...Piano!
Inserviente 2- (sulla scala) La vasca per i pesci?!
I
copioni spesso sono divisi in atti
e avvolte gli atti possono avere dei cambi di scena. Vi sono però anche
delle commedie che sono degli atti unici.
Nel copione si
trovano generalmente brevi cenni ambientali che sono sempre all’inizio atto o
scena.
I suggerimenti di
atteggiamento o umore del protagonista, si mettono tra parentesi prima
dell’inizio del dialogo, dopo il nome del personaggio che deve fare la battuta.
quanto mi piacerebbe spiare le prove in un teatro o gironzolare dietro le quinte!!!
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