Il primo massiccio e imponente, uomo o donna che sia, quando si piazzano sui blocchi di partenza il loro fisico asciutto, lucido, esplode in tutta la sua bellezza e anche loro sono belli.
Distanti l'uno dall'altro, ognuno nelle loro corsie allo sparo scattano, volano sul pista rosso, e il traguardo è già superato. Per gustarlo lo spettatore lo deve rivedere e la moviola più volte si sofferma nei momenti salienti.
Il secondo più minuto filiforme; i muscoli ci sono, il fisico è certamente atletico, ma è stato modellato dalla fatica, dal dolore e dalle ore interminabili di corsa, in qualsiasi situazione atmosferica.
L'atleta sa che la sua corsa sarà anche un gioco di testa, di resistenza psicologica, di saggia gestione delle forze, un'alchimia che lo condurrà da solo al traguardo e forse è questo che pensa quando ammucchiati uno accanto all'altro sentono lo sparo del via.
Nella vita?… anche la vita di tutti i giorni è fatta di scattisti e di fondisti.
Purtroppo nella vita non è come in uno stadio dove le discipline sono ben distinte… Qui si parte tutti in gruppo, senza distinzioni.
Mentre lo scattista è già arrivato tu ancora tieni il fiato, cerchi di gestirlo per non rimanere senza, rallenti, ti idrati e poi riprendi la corsa con un'obbiettivo preciso la META… IL TRAGUARDO.
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