2011
Stile libero Big
pp. 124
€ 14,50
ISBN 9788806205843
Stile libero Big
pp. 124
€ 14,50
ISBN 9788806205843
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità.E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte.È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori.Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli.
Siamo stati come loro non troppo tempo fa.
Quando ho comprato questo libro mi aveva incuriosito il sottotitolo e la IV di copertina.
Dell'autrice conoscevo le sue recensioni, e l'ho seguita come direttrice de "l'Unità" ma è la prima volta che leggo un suo "romanzo". Mi ha subito intrigato e coinvolto perché è sempre difficile parlare dell'argomento MORTE e lei lo fa con naturalezza, sincerità e con un pizzico di ironia, che non guasta mai. In questa "inchiesta narrativa" ci porta in quei luoghi che la nostra società di massa denigra: cimiteri, funerali, ospedali, case di cura, ANZIANI...
La vecchiaia, il peggior nemico della vita moderna (quasi da spot TV). Nel mondo dell'eterna giovinezza invecchiare fa paura, gli insuccessi fanno paura, la morte fa paura.
Tutto questo però la De Gregorio ce lo fa vivere con naturalezza, restituendo un giusto equilibrio alla nostra dignità di individui anche nel dolore o nella perdita di una persona cara. Momenti che se affrontati con altri, condivisi, diventano occasione di crescita.
La cosa interessante è tutta una letteratura che non conoscevo sull'argomento che la De Gregorio cita e commenta: non potevo non leggerla. Ora sulla mia scrivania ci sono due romanzi ed ho iniziato a leggere "Piccoli suicidi tra amici" di Arto Paasilinna: quanto prima spero di farvi sapere come è andata questa lettura.
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