La notte è trascorsa, le statuette consegnate.
Argo è miglior film
Ang Lee porta a casa quattro statuette
“Argo”, per la regia di Ben Affleck, ha vinto l’Oscar come miglior film nella 85ma edizione degli Academy Awards andati in scena questa notte.
Un momento reso ancora più solenne dalla persona scelta per annunciare il nome del vincitore: direttamente dalla Casa Bianca è infatti intervenuto la First Lady Michelle Obama che ha voluto attribuire al cinema un ruolo importante per i bambini perché attraverso le pellicole «imparano ad aprire la nostra immaginazione e a sognare un po’ più in grande e ad impegnarsi ogni giorno per raggiungere i loro sogni».
“Lincoln” si è consolato con due statuette. Una è andata a Daniel Day-Lewis premiato come miglior attore protagonista, l'altra come migliore scenografia. L'attore britannico è l'unico nella storia ad avere vinto tre volte nella categoria più importante.
Come miglior attrice ha ricevuto il premio Jennifer Lawrence per la sua interpretazione nel film “Il lato positivo”. Grande l’emozione che la giovane attrice che è anche inciampata al momento di ritirare la statuetta.
Il maggior numero di statuette sono andate al film “Life of Pi” di Ang Lee, che ha vinto la bellezza di quattro Oscar, tra cui migliore regista. “Les Miserables”, ha vinto tre statuette, tra cui quella per la migliore attrice non protagonista andata a una commossa Anne Hathaway . L’Oscar per il migliore attore non protagonista invece è andato, per la seconda volta in tre anni, e sempre grazie a un film di Tarantino, a Christoph Waltz, per “Django Unchained”, dopo averlo vinto anche per “Inglorius Basterds”. L’Oscar come migliore sceneggiatura originale è andato a Quentin Tarantino che ha esaltato la qualità dei testi in gara in questa edizione: «È stato l’anno delle grandi sceneggiature». Miglior canzone originale è andata ad Adele per il brano “Skyfall”. Premio per i costumi è andato al film "Anna Karenina" del regista londinese Joe Wright.
Importanti i premi per i cortometraggi e i corti documentari.
Ad «Amour» dell'austriaco Michael Haneke è andato il premio come miglior film straniero, mentre non convince completamente la scelta per la categoria dell'animazione: l'Oscar è andato a «Ribelle-The Brave» della Pixar, pellicola riuscita ma piuttosto tradizionale, mentre in molti avrebbero gioito nel veder trionfare Tim Burton e il suo «Frankenweenie», un gioiello in stop-motion decisamente più coraggioso e anticonconformista. La Walt Disney Pictures si è rifatta con il successo del toccante «Paperman» come miglior corto animato.
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